Da due decenni sviluppo software professionalmente, ma tutto ebbe inizio molto prima - giocando col mio Commodore 64, modificando config.sys per avere quel KB in più di memoria, ascoltando gli handshake del mio modem 14.4 kbps alle 2 di notte, e quel periodo da script kiddie a lanciare exploit per “testare” ;) sistemi remoti chattando con BitchX. Quella curiosità si è evoluta nella creazione di software, nella passione per la cultura devops e l’infrastruttura, e nell’imparare che il rigore tecnico è molto importante solo quando risolve problemi reali.

Negli anni ho imparato che l’eccellenza tecnica è sì importante, ma essere persone migliori conta di più. Essere gentili, disponibili, trasparenti, avere una visione chiara e principi solidi, ma anche capire quando scendere a compromessi. Preferire la coordinazione alla competizione come fondamento. Comprendere il valore del team e preferirlo al successo individuale. Dopotutto, sono le connessioni umane che costruiamo a fare la vera differenza.

Fuori dal lavoro, di solito mi diverto a pianificare la prossima avventura, ad ascoltare musica dal vivo, andare al cinema, o scarpinare in montagna. Scatto foto su pellicola quando mi ricordo di acquistare i rullini, anche se il digitale funziona meglio a 5895 metri - sì, sono stato sulla vetta del Kilimangiaro. La vista non compensa del tutto il mal di montagna, ma probabilmente lo rifarei.

Viaggi, musica, cinema, fotografia, escursionismo, sport - tutto contribuisce a tenermi attivo. Ma è la curiosità che mi rende una persona migliore.